domenica 6 novembre 2016

nemici



“In una ricognizione di pattuglia eseguita la notte della Vigilia di Natale potetti acciuffare una dozzina di austriaci che placidamente dormivano in una grotta [...].

Ebbene detti soldati non erano uomini, ma scheletri, non mangiavano da due giorni per mancanza di pane. Intanto i miei soldati con sollecitudine offrirono loro delle pagnotte e alla vista di quel ben di Dio per loro, allegri presero la via delle nostre linee. Non dimenticherò mai in vita mia quei baci ricevuti dai nostri nemici”.



Archivio ospedale psichiatrico Treviso,cartella clinica 2865
da B. Bianchi  I disobbedienti della grande guerra

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