L’appuntamento nasce dalla necessità di trovare uno
spazio comune di approfondimento per esaminare alcuni nodi tematici sorti nel
percorso del gruppo di lavoro “economia
disarmata” che sostiene l’impegno per la pace del Movimento dei Focolari in Italia. Non si tratta perciò di un’esigenza
teorica e astratta ma da una domanda di senso che proviene dall’impegno diretto
nella realtà, secondo il criterio della “cultura che nasce dalla vita” adottato
come metodo e strumento di conoscenza.
Il legame con la “grande guerra del 14-18” del
secolo scorso si pone a partire dalla frattura tra l’invito inascoltato ai “capi
delle nazioni” lanciato da Benedetto XV
per fermare l’inutile strage, l’orrenda carneficina della guerra
industriale di massa da 10 milioni di morti, e l’obbedienza comunque dovuta all’autorità
legittima da parte dei singoli cittadini. Obbedienza ribadita, tragicamente, pur
di fronte a regimi disumani come quello nazifascista. La rottura di tale
contraddizione, come è noto, è emersa compiutamente in Italia, a livello
ecclesiale, con la testimonianza di Primo Mazzolari e Lorenzo Milani. Due sacerdoti
lontani da ogni posizione di potere. Eppure posizioni coerenti in tal senso si
sono già avute con Guido Miglioli, sindacalista delle leghe bianche attive nel
cremonese.
In questa prospettiva storica, contemporanea con le
vicissitudini dei movimenti anarchici e socialisti messi in crisi nel loro
internazionalismo, ha particolare valore per noi la vicenda emblematica del
giovane Igino Giordani che pur ripudiando la guerra si sentì comunque obbligato
a indossare la divisa anche se, come precisa nella sua autobiografia scritta in
tarda età, non sparò mai un colpo contro il nemico.
Giordani, che diventerà cofondatore del Movimento dei Focolari, presentò nel 1949 la prima proposta di legge sull’obiezione di coscienza e questo orientamento, pubblicamente condiviso con Mazzolari che scrisse in maniera forzatamente anonima il fondamentale testo di ripudio della guerra “Tu non uccidere”, gli rese difficile la vita nel suo partito pur rappresentando, nella sua persona, la coerente continuità storica con il popolarismo antifascista.
Giordani, che diventerà cofondatore del Movimento dei Focolari, presentò nel 1949 la prima proposta di legge sull’obiezione di coscienza e questo orientamento, pubblicamente condiviso con Mazzolari che scrisse in maniera forzatamente anonima il fondamentale testo di ripudio della guerra “Tu non uccidere”, gli rese difficile la vita nel suo partito pur rappresentando, nella sua persona, la coerente continuità storica con il popolarismo antifascista.
Si veda la descrizione di Giordani sul dizionariobiografico Treccani
Si tratta perciò di andare alle radici delle questioni decisive
per andare avanti nel nostro camminare e
agire oggi, nel 2018, di fronte a scelte politiche che ignorano il dettato
costituzionale di “ripudio della guerra”, come nel caso eclatante delle bombe
per aereo prodotte in Sardegna per l’aviazione della colazione saudita che
bombarda la popolazione yemenita.
Sul questo blog tematico si trova diverso materiale utile
che riprende anche pubblicazioni tematiche di Città Nuova.
Questioni affrontate in una lunga intervista del 2016 con Renato Sacco, coordinatore di Pax ChristiItalia, con domande legate all’attualità e al nodo della scelta della
nonviolenza di fronte alla contraddizione di un modo in armi dove prevale l’ingiustizia.
Domande e risposte servono come base di un dialogo
ragionato ed esigente